Arriviamo in porto alle 14, i tre giorni che ho passato su questa barca spazzeranno via la monotonia di tanti anni. Ho vissuto esperienze fantastiche, ho visto posti indescrivibili, ho mangiato l’assurdo fatto cibo e…..sto bene, veramente bene! Posso capire tutte quelle persone che lasciano il lavoro, le cose sicure per affrontare viaggi, avventure, porca miseria mi è balenata in mente l’idea di non tornare a casa, di continuare questa vita. Ma si è trattato di un momento. So per certo, adesso, che se voglio parto e vivo certe esperienze, quindi perché lasciare gli affetti o le cose a cui tengo? Ci vuole meno coraggio ad intraprendere certi viaggi che ad avere la forza di affrontare la vita di ogni giorno. Come sbarchiamo saluto tutti, scambio di mail e via in ostello. Prima di tutto telefono alla Premier per prenotare l’autobus per la mattina seguente: ci riesco. Facciamo il punto della situazione. Ho parlato con la donna dell’agenzia viaggi, con il ragazzo della farmacia, ho prenotato il posto sull’autobus via telefono….vuoi vedere che incomincio a capire ed a parlare un po di inglese?…miracolo!!! Doccia, mi riposo un po poi spesa per la cena, internet e telefonata a casa. Sento le bimbe raffreddate e mia moglie alla frutta….la faccio sfogare e capisco il suo stato d’animo. Cucino la cena e come al solito abbondo con la pasta, ne offro un po in giro ma nonostante la bava nessuno accetta. Divido i fornelli con una tedeschina che avevo gia notato ad Hervey Bay perché si portava dietro un ombrellino da spiaggia e non capivo a cosa gli servisse visto che era molto abbronzata. Non credo fosse tedesca…nel senso di razza ariana, era mora e non tanto alta, un fisico niente male. Il nostro rapporto era fatto di sguardi. Ritrovandoci spalla a spalla in cucina si scambiano due chiacchiere.. Come le vedo mettere i pelati a crudo sulla pasta ho un sussulto di nausea e lei se ne accorge…mi chiede se è sbagliato…ed io per tutta risposta alzo il coperchio del mio sughetto….lei:”Fantastic”….ed io gongolando dico tra me e me…ce lo so baby!!! Gli do un po dei miei spaghetti, è con altre due amiche, alla fine non mangiano la loro pasta ma la mia si. Si chiacchiera delle Whit, loro non hanno ancora fatto il viaggio ed io gli faccio, nel limite del possibile, un riassunto della mia avventura. Alla fine si avvicinano un po troppi mosconi (ragazzi) che tra le altre cose parlano bene la lingua….mi sento un po isolato nella comitiva anche se la moretta mi presta molta attenzione e parla quasi sempre con me. Alla fine saluto tutti e me ne vo a letto…azz erano le due di notte.

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