Cairns 15 febbraio 2006


Mi alzo presto per andare al molo dove partono le
imbarcazioni che ti portano a fare le escursioni sulla barriera corallina, guardo il mare ed è
mosso, preferisco non andare. Giro al Pier, il molo commerciale del vecchio porto di Cairn, ristrutturato ed adibito a centro culturale-commerciale. Vedo tante belle magliette carine e ne acquisto alcune per me e per farne dei regali. Giro intorno al casinò e faccio alcuni giri per strade che ancora non avevo visitato. Il tempo è da schifo, Mi chiudo nel centro commerciale e mangio un paio di cose stranissime. La prima è un panino, lo avevo comprato pensando fosse il solito e buonissimo panino con l’uvetta ed il ginger ma sorpresa delle sorprese all’interno c’è un ingrediente che mai avrei pensato di trovar in un panino….DATTERI. Era di un dolce incredibile. Per farmi del male, sempre parlando di dolci adocchio un siluro composta della stessa pasta dei nostri bomboloni, lungo un 25 centimetri, forato all’interno e ripieno di crema pasticciera, sopra cosparso di glassa al cioccolato….da diabete per le prossime 4 generazioni. Torno a cucinare in ostello….mangio leggero…e vorrei anche vedere. Qui vedo la scena che ho gia descritto in altre puntate del mio diario: il FREE FOOD. Ripeto per chi ancora non lo sapesse che il FREE FOOD è un apposito armadietto o frigorifero all’interno delle cucine degli ostelli dove tutti gli ospiti che partono e non hanno voglia di portare con se delle cibarie le depositano in questo armadietto ed ognuno puo utilizzarle o prenderle. Ci puoi trovare di tutto: olio,sale, pepe, scatole di cibo pronto da cucinare al forno a microonde, salse asiatiche o altre cose. In tutti gli ostelli ho visto bene o male utilizzare queste cibarie ed anche io ne ho fatto un discreto uso ma sempre con moderazione perché ho sempre pensato che se qualche bontempone avesse voluto fare uno scherzo ti purgava qualche sostanza e tu eri fottuto. La regola non scritta era quella di prendere qualche cosa e non approfittare, lasciando anche ad altri la possibilità di attingere da quella fonte gratuita di cibarie. A Cairns l’armadietto del FREE FOOD era particolarmente pieno. Mentre cucinavo ho visto una coppia di ragazze giapponesi arrivare con una busta e fare letteralmente spesa portando via quasi tutto fregandosene degli sguardi di tutti gli altri che naturalmente non approvavano. Preso anche io da questa furia dell’arraffo mi sono preso l’intera busta di pop corn al caramello che era stata lasciata. Una cosa abominevole. Il caramello mi si attaccava ai denti come una calamita e con lui anche parti di pop corn, ho consumato lo spazzolino e chilometri di filo interdentale per ripulirmi la dentatura da quella cosa. Finito di mangiare e visto che pioveva leggo un po sul balcone dell’ostello. Nel cielo si vedono volteggiare dei pipistrelli grandissimi: ma non dovrebbero uscire di sera i pipistrelli? Mentre leggo vedo Lucy la ragazza con le tette grosse di Magnetic Island. E’ qui con una amica, Rebecca, sono bianche cadaveriche, venivano da un giro sulla barriera corallina ed hanno passato 5 ore a vomitare continuamente. Mi racconta che Ivonne è in un altro ostello a Cairns e Marck lo hanno lasciato a Cape Tribulation dove sono state due giorni prima con un bellissimo sole e mi fa vedere, abbassandosi un po i pantaloncini sopra al sedere, il rosso della scottatura che ha beccato in quella occasione…..devo dire che era una vera e bella scottatura…ma moooolto bella! Gli chiedo cosa fanno la sera e mi dice che vanno ad una festa e mi aggrego. Ceniamo e si parte. Ancora una volta mi stupisco di come partendo senza parlare e capire l’inglese mi ritrovo ora a parlare un po di tutto con molte persone. Ad essere sincero di alcuni capisco solo il concetto di quello che vogliono dirmi ma cmq non faccio più la figura da ebete che facevo una ventina di giorni fa. Mi diverto molto e faccio caciara al mio solito ma ancora mi manca la compagnia giusta….come età sono il più vecchio ma vedo che non si sanno divertire, tutti a bere e, mi sembra giusto, a cercare di rimorchiare. Cmq una bellissima serata in un locale di cui non ricordo assolutamente il nome. Vado a dormire che non so neanche che ore sono.

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