Cairns 16 febbraio 2006

Mi alzo ancora una volta presto per andare a vedere le condizioni del mare per una eventuale gitarella sulla barriera corallina. Il tempo sembra buono, ci sono alcuni nuvolosi ma non piove. Arrivo al porto ed il mare è ancora agitato…rinuncio definitivamente, a saperlo mi organizzavo per Cape Tribulation….vabè è andata cosi. Ripensavo al fatto che se avessi ridotto qualche giorno a Magnetic Island e qualche giorno qui a Cairns mi ci scappava un breve periodo a Melburn….ma si chi se ne frega è andata così e mi sta bene. Passo la mattinata nell’agenzia turistica dell’ostello. Devo dire che è ben fornita e che ha delle signorine niente male, anzi direi che sono proprio bone!!! La ragazza che ho conosciuto tramite il forum di Tripluca mi aveva proposto un viaggio di 4 giorni nel deserto ed era lei la guida, mi andava a pennello ma il fatto è che ho l’aereo per Sydney lo stesso giorno in cui il tour torna ad Alice e non posso ne rischiare di perderlo e non ho intenzione di cambiare ancora una volta la data. Fatto sta che prenoto un tour di soli due giorni che mi costa quasi la stessa cifra di quello da 4 giorni. Incontro Lucy e Rebecca, vengo a sapere che Rebecca prenderà lo stesso mio volo per Alice Springs, meglio così avrò compagnia. Mi chiede dove alloggerò, gli dico al Pioneer l’ostello della YHA. Prenota anche lei lì così facciamo viaggio e pernotto insieme. Ho prenotato tutto ma di colpo mi viene una visione funerea: cazzarola VIAGGIO DI VENERDI’ 17!!!!!!!!! Non credo molto a queste cose, ma come diceva il mitico Peppino: “ Non è vero ma ci credo!”. Vabè farò un po di grattatine di scongiuro prima di salire a bordo dell’aereo. Cucino per tre, si passa tranquillamente la serata chiacchierando e bevendo qualche cosa. Le ragazze escono ma io rimango in ostello preparare lo zaino. Vado al vicino negozio di liquori e compro una lattina srana devo dire di Bundaberg e Coca Cola. Solo dopo averla bevuta e leggendo quello che era scritto sulla lattina mi sono accorto che ho bevuto una lattina da collezione numerata….che pirla. Sto un po sul balcone dell’ostello, c’è n’arietta fenomenale. Mi godo la scena di tre ragazze tedesche che incominciano a parlare presumo del viaggio percorso che vogliono fare. Sono partite discutendo su una piantina, alla fine litigavano ed avevano cacciato di tutto persino una tre cani e 5 volumi in tedesco de”vivi l’Australia oggi”. Vado in camera e trovo un ragazzo della mia età. Incomincio salutandolo ed alla fine mi ritrovo a parlare con lui del crack della Parmalat, della globalizzazione per finire agli aborigeni. Il ragazzo è australiano, mi spiega che secondo lui il problema degli sta nel sussidio economico che il governo centrale agli aborigeni. La cultura aborigena prevede che il sostentamento di una persona debba venire solo e soltanto da ciò che offre la naturae e la totale negazione di tutto ciò che è progresso o provine dal progresso, infatti, per esempio, ho visto raramente aborigeni guidare macchine. Le cose un po stanno cambiando, soprattutto grazie alle donne aborigene che tra le altre cose ricoprono una posizione importantissima all’interno della stessa società. Il sussidio, secondo questo ragazzo, non invoglia questa popolazione a creare situazioni di integrazioni o di sviluppo tipo attività commerciali o un semplice lavoro. Gia in questi giorni a Cairns ho visto gli effetti della ghettizzazione degli aborigeni, li vedi come se fossero ed in realtà si sentono degli estranei da tutto ciò che li circonda e tutto sfocia soprattutto nell’alcoolismo. Parlerei ore ed ore con questo ragazzo, ci capiamo abbastanza e lui gentilmente mi parla un inglese perfetto. Mi dice che sa che gli europei trovano difficoltà a capire l’australiano perché ha sposato una europea e quindi con me cerca di parlare piano e di evitare gli accenti strani. Tutti e due la mattina seguente dobbiamo partire e quindi, visto che si è fatto tardi decidiamo di dormire.

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