Port Macquaire 27 gennaio 2006

Io voglio sapere se è possibile. Una volta che riesco a dormire profondamente il vicino dell’ostello che ha il giardino proprio sotto la finestra della camera mia e di Sara decide di tagliare l’erba alle 8 di mattina?...è una congiura questa! La notte è passata bene. Avevamo paura che la camera fosse calda ma lasciando la porta e la finestra aperte e chiudendo naturalmente le zanzariere, il ventilatore a palla, devo dire che non ho sofferto il caldo. Si fa una lunga colazione chiacchierando tranquillamente e prendendocela con comodo. Si decide di andare a visitare l’ospedale dei Koala. In questo luogo, da come dice la guida, tutti i Koala del NSW che sono stati feriti da incendi, animali selvatici, incidenti stradali o che altro, vengono curati e poi rimessi in libertà. Si esce dall’ostello che il sole gia picchia. In poco tempo raggiungiamo l’ospedale. La struttura è in un parco ben curato, i Koala sono dentro a dei recinti all’interno dei quali ci sono dei grandissimi eucalipti dove i coala si riabilitano alla vita selvaggia. Sono buffissimi e quasi non si vedono per come si mimetizzano tra i rami. Scattiamo alcune foto, leggiamo i vari cartelli posti nella struttura e poi ci avviamo verso la spiaggia. Devo dire che Port Macquaire è carina veramente, la sua spiaggia è composta di bellissime insenature e non puo mancare il percorso attrezzato che percorre tutta la spiaggia. Come per Manly e Bondy, anche qui i giardini curatissimi arrivano fino al limite della sabbia. Decidiamo di bagnarci i piedi….l’acqua è freddissima. Una cosa simpatica è il rumore della sabbia quando la calpesti, sembra come lamentarsi, sicuramente il rumore è dovuto al fatto che si tratta di una sabbia finissima. Andiamo verso il centro per fare spesa, si acquista qualche cosa per il pranzo e la cena. Si torna in ostello fa molto caldo e fortunatamente ci sono dei tavoli all’aperto dove si mangia relativamente freschi. Si è deciso di comprare anche una bottiglia di vino che poi si è rivelata una bottiglia di moscato che va bene su tutto tranne che sui spaghetti con gamberoni (ormai un classico) che volevamo mangiarci. Cuciniamo con i soliti curiosi che guardano le nostre pietanze e si mangia con tranquillità. Devo dire che non pensavo di passare tranquillamente e piacevolmente il tempo con una persona che ho conosciuto due giorni prima. Sara è veramente una che puo essere definita TRANQUILLA, ci si sta bene e si chiacchiera di tutto senza problemi. Ci sollazziamo sulle sedie per molto, visto anche che il moscato, freddo, scende che è un piacere….ma poi inevitabilmente torna su!!! In camera fa caldo e quindi preferiamo andare in spiaggia. Scelta più azzeccata non poteva esserci. Pensate alla scena. Prato rasato in riva all’oceano, sdraiato sotto l’ombra di un albero che sembrerebbe un pino, brezza favolosa…che ci vuoi di più?..un tuffo in acqua?...e certo che faccio mi perdo l’occasione?...no!! ed infatti mi tuffo. Acqua gelida come la mattina e faccio la conoscenza per la prima volta con la tanto decantata corrente dell’oceano. Qui infatti ti dicono di fare il bagno solo tra le due bandiere che piazzano i guardaspiaggia per due motivi; il primo è che solo in quel tratto c’è il controllo del guardaspiaggia, il secondo è perché le bandiere non vengono messe a caso ma vengono piazzate dove, secondo l’esperienza del guardaspiaggia, in quel giorno la corrente è meno forte. Non saremmo mai andati via da quel luogo, una baia piccolina ma perfetta, ma la notte sta per arrivare. Facciamo cena, ci scoliamo la bottiglia di vino e conosciamo un ragazzo australiano che parla un inglese perfetto…impossibile lo capisco anche io. IL mistero è presto svelato. Il ragazzo in questione ha una moglie francese e quindi sa che se vuole farsi capire da un europeo deve parlare piano e chiaramente, senza slang. Usciamo a fare un giro prima di dormire giusto per salutare la cittadina. Per strada incontriamo una marea di scarafaggioni rossi enormi al punto che devi stare attento a non pestarli. La cosa mi fa un po schifo ma ci dicono che non entrano in casa e che qui è normale…sarà ma a casa mia non è normale!!! Si va a letto. Sento il sole sulla pelle e fortuna che ho usato una crema protezione 30 comprata qui visto che la mia non faceva effetto…credo che dovrò stare molto attento con questo sole. Domani si parte per la prossima tappa del viaggio e ci accorgiamo che in effetti non sappiamo se fermarci a Bayron Bay o tirare dritto per Brisbane. Domani decidiamo.

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