Sydney 19 gennaio 2006

Come al solito mi alzo prestissimo. Porcaccia miseria non riesco a dormire oltre le 6 del mattino. Cmq mi va anche bene perché i bagni sono liberi e posso fare tutto con comodo. Finalmente pare che non piove. Doccia, mi vesto ed esco. Vado al Coles, catena di supermercati, compro delle nettarine buonissime ed altre piccole cosette che mi occorrono. Vado alla stazione della metro e con molte difficoltà cerco di chiedere all’ufficio informazioni quale sia l’abbonamento più conveniente per girare con i mezzi tutto il giorno. L’omone , era almeno 2 metri, mi spiega con calma che se voglio prendere proprio tutti i mezzi (bus, metro e traghetti) comprese le zone di periferia, mi conviene fare il DAY TRIPPER al costo di 11 AU$. Perfetto. Prendo il mio bel DAY TRIPPER e mi avvio verso RICHMOND cittadina ad 1 ora di metro da Sydney. Non so cosa troverò ma vado a vedere cosa significa periferia di Sydney. Nel treno ripenso ad una cosa simpatica. Nell’atterraggio a Sydney la gente ha applaudito. Mi sono chiesto ma che significa applaudire il pilota?....E’ come dire :”Ci sei riuscito, grazie di non averci fatto schiantare sulla prima montagna”. Sinceramente non riesco a capirla sta cosa, io al massimo, sempre se riesco a vincere un po’ la tensione che mi fa irrigidire come un merluzzo congelato, dicevo, se ci riesco mi tocco le palle o faccio tutti gli scongiuri del mondo, questi applaudono. Da non credere. Ok il mio viaggio continua su un treno che attraversa cittadine più o meno grandi, piano piano vedo che le abitazioni si fanno sempre più rade e il paesaggio incominci ad essere unicamente composto da boschi di eucalipti e qualche casa qua e là. Molti campi da golf, pubblici o privati ma ne vedo molti. Poi succede un fatto che ricorderò per tutta la vita per le gran risate che mi ha fatto fare. Come sono salito sul treno ho notato il classico australiano camicia bianca e cravatta che dormiva in una posizione strana su due sedili. Al momento non gli ho dato più di tanta importanza, se ne vedono molti che approfittano del tragitto in treno per farsi la pennichella. Stavamo per arrivare alla stazione di Paramatta quando il tizio, svegliato dall’altoparlante che annunciava appunto la stazione di Paramatta si accorge che è la sua fermata, si alza di scatto ma le gambe non gli rispondono, sicuramente anchilosate per la strana posizione che aveva assunto per dormire. Come si alza crolla. Io ho pensato che fosse ubriaco. Tenta di rialzarsi due, tre volte ma niente crollava a terra ogni volta. Ad un certo punto prende le due borse che aveva con se e le getta in avanti e lui incomincia a trascinarsi. Come molti di quelli che hanno preso la metro a Sydney sapranno ci sono i vagoni a due piani. Noi eravamo a quello inferiore e quindi questo tizio doveva fare almeno 4 gradini per arrivare al pianerottolo che era in linea con il marciapiede della stazione. Fatto sta che come metteva la gamba sul gradino l’altra gli cedeva e viceversa. Per farla breve si è letteralmente trascinato con il passo del marin. Ma la scena più bella è stata vedere dal finestrino volare fuori dal treno prima una borsa, poi l’altra ed in fine l’uomo che si è letteralmente aggrappato ad un palo per poter uscire dal treno. Alla fine si è tirato su con tutta la gente che gli chiedeva cosa avesse e lui a spiegargli che erano le gambe che si erano anchilosate. Fatto sta che tutto il vagone a continuato a ridere per almeno 20 minuti ricordando la scena e vedendo gente che salendo i gradini mimava l’accaduto.
RICHMOND. Così come finiscono i binari della metro a RICHMOND credo che realmente finisce Sydney. Tolto il campo di criket, il palazzo comunale, la stazione dei vigili del fuoco, il centro commerciale, la scuola, in poche parole lo stretto necessario, il resto sono 10 case. Mi hanno spiegato che il paese si estende in un raggio di 30 chilometri, quindi deduco che le case sono sparpagliate in quel raggio. Qui vedo veramente la gente di periferia, o meglio i veri australiani. Donne che con i bigodini in testa vanno a fare la spesa ( una donna italiana se la farebbe tagliare la testa piuttosto che uscire con i bigodini). Donne con la vestaglia o il pigiama sotto al soprabito…insomma cose che vedevo nei film ma che ora vedevo con i miei occhi. Incomincio a vedere gente un po’ più scottata in faccia ma soprattutto un po’ più robusta, meno atletica di quella che gira per la grande città. A Richmond ho mangiato dei panini con dei semi grigi ( non so assolutamente di cosa si trattasse) molto buoni. Torno a Sydney, anche perché il giro sarà durato 25 minuti in tutto, con l’intenzione, tempo permettendo, di visitare Manly….niente piove tantissimo, giro un po in metro, e il centro di Sydney, anche oggi la giornata va a puttane per il tempo.

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